Caccia Zero - Mitsubishi A6M PDF
Il Mitsubishi A6M era un caccia leggero in dotazione al Dai-Nippon Teikoku Kaigun Kōkū Hombu, il servizio aeronautico della Marina Imperiale Giapponese, dal 1940 al 1945.La designazione ufficiale si otteneva componendo la "A" per "aereo imbarcato", il "6" perché era il sesto modello costruito per la Marina Giapponese e la "M" iniziale del costruttore: la Mitsubishi. L'A6M veniva solitamente chiama...

Mantelli - Brown - Kittel - Graf - Caccia Zero - Mitsubishi A6M

Caccia Zero - Mitsubishi A6M

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Il Mitsubishi A6M era un caccia leggero in dotazione al Dai-Nippon Teikoku Kaigun Kōkū Hombu, il servizio aeronautico della Marina Imperiale Giapponese, dal 1940 al 1945.La designazione ufficiale si otteneva componendo la "A" per "aereo imbarcato", il "6" perché era il sesto modello costruito per la Marina Giapponese e la "M" iniziale del costruttore: la Mitsubishi. L'A6M veniva solitamente chiamato dagli Alleati con il nome "Zero", una denominazione a volte associata per errore anche ad altri aerei da caccia quali il Nakajima Ki-43.Oltre che Zero, il modello venne chiamato dagli statunitensi con altri soprannomi, quali "Zeke", "Hamp" e "Hap".I giapponesi lo chiamavano Reisen (Caccia Zero), gli americani Zeke (diminutivo di Zaccaria), ma era lo stesso aeroplano, il piccolo, acrobatico e sfuggente A6M della Mitsubishi.Perché Zero, e perché Zaccaria?Zero perché entrato in servizio per la Marina lmperiale nell'anno di Cristo 1940, corrispondente all'anno 2.600 del calendario mitologico del Sol Levante; se fosse entrato in servizio nel 1936 (2596) si sarebbe chiamato Tipo 96, se nel 1939 (2599) Tipo 99.Quanto allo Zaccaria, si spiega con il fatto che nel codice degli Alleati gli aeroplani nrpponici assumevano nomi maschili se erano caccia - Tony, Oscar, Ceorge, Frank - femminili se bombardieri - Sally, Betty, Nell, Peggy.Per il Giappone lo Zero fu, in realtà, assai più di un aeroplano, ma il simbolo stesso della potenza aerea dell’Impero.Per gli Alleati fu assai più di un implacabile avversario, ma un incubo e al tempo stesso un mito.

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