Il Collegio Ludovicianum PDF
Un ritornello che i nuovi studenti imparano appena arrivati nel luogo che li ospiterà negli anni dello studio universitario, e che racconta in estrema sintesi la storia della struttura, recita così: “Il Collegio Ludovicianum nasce tre volte...”. Lo stesso logo del Ludovicianum, che compare anche nella copertina del volume, dà conto di queste tre nascite, sintetizzandole in tre diversi anni, ognuno...

AA.VV. - Il Collegio Ludovicianum

Il Collegio Ludovicianum

I primi novant’anni di storia

AA.VV.

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Italian
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Un ritornello che i nuovi studenti imparano appena arrivati nel luogo che li ospiterà negli anni dello studio universitario, e che racconta in estrema sintesi la storia della struttura, recita così: “Il Collegio Ludovicianum nasce tre volte...”. Lo stesso logo del Ludovicianum, che compare anche nella copertina del volume, dà conto di queste tre nascite, sintetizzandole in tre diversi anni, ognuno dei quali richiama alla memoria una tappa fondamentale di un percorso iniziato il 23 giugno del 1933. Si leggono, quindi, il 1933, data di posa della prima pietra; il 1992, l’anno nel quale il Collegio, a seguito della chiusura del ’70 dovuta alle contestazioni studentesche, venne riaperto per volere del Rettore Adriano Bausola e, infine, il 2001, quando il Ludovicianum fu riavvicinato alla sede centrale dell’Ateneo, dove ancora si trova mentre queste pagine vanno in stampa. […]Tra le mani del lettore [si trova] un’agile pubblicazione che si è posta l’ambizioso obiettivo di ripercorrere la storia di una struttura durante la sua navigazione attraverso i profondi mutamenti sociali avvenuti nel corso del ’900. Una comunità, quella del Collegio Ludovicianum, che ha continuato a perseguire, declinandola nei tempi nuovi, la funzione per cui è nata. Si tratta di una lettura della quale emerge, tra le righe, il valore della quotidianità, e che restituisce, oltre al resoconto sull’organizzazione interna e sulle attività che quotidianamente impegnavano i collegiali, anche frammenti e curiosità sulla vita in Collegio. Il tutto è arricchito da un’appendice composta da un elenco dei sacerdoti-studenti, a ricordo degli studenti ospitati in via Necchi, e da una serie di foto e di immagini d’epoca che offrono uno scorcio sulla realtà d’allora.[dall’Introduzione di Gaetano Manara]

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